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Violana 2016

Colli della Toscana Centrale IGT

Dopo alcuni anni di sperimentazione Bernardo Gondi, iniziò a fare un rosé per soddisfare la richiesta, che si è affermata in quel periodo, di un vino fresco.

Terroir:
Terreni galestrosi e argillosi con sedimenti calcarei.
Uvaggio
Sangiovese ed altre uve rosse.
Tipologia di allevamento
Cordone speronato.
Grado alcolico
12,5%
Potenziale di invecchiamento
2 anni a seconda dell’annata
Formati
0,75 lt
Premi
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Bottiglia
GL 70
Vetro incolore
Raccolta vetro
Capsula
C/ALU 90
Polilaminato / Polyaminate
Raccolta alluminio
tappo
FOR 51
Tappo sughero / Cork
Raccolta organico
Imballaggio
PAP 20
Cartone ondulato
Raccolta cartone

Vendemmia e andamento climatico

Climaticamente perfetto è stato il periodo della vendemmia. La qualità delle uve raccolte e portate in cantina è stata di grande livello, tanto da far presagire un’annata di grande spessore. Le uve sono state raccolte manualmente ai primi di settembre.

Fermentazione e vinificazione

Senza bucce, a seguito di sgrondatura dopo circa 24/36 ore, in contenitori di acciaio inox, a temperatura controllata.

Affinamento

Riposa per 5 - 6 mesi in contenitori d'acciaio.

Note organolettiche

Violana 2016 è di colore rosa cerasuolo con riflessi porpora. All’olfatto è intenso con un buon fruttato, con sfumature di lampone, ciliegia fresca e fragoline di bosco. Nel finale presenta una nuance di rosa rossa carnosa e violetta. Al gusto il primo impatto è fresco e di buona struttura, nel finale si ripropone in tutta la sua fruttuosità di piccoli frutti rossi, in particolare la ciliegia croccante.

Temperatura di servizio e bicchiere

La temperatura di servizio consigliata è tra 10 - 12 C°. Il bicchiere da utilizzare per questo vino è il tulipano.

Abbinamento

Gamberetti in salsa rosa, primi piatti con salse grasse e pomodoro.

Area di produzione

Tenuta della Villa Bossi, ad un’ altitudine di circa 300 metri s.l.m., prevalentemente nei vigneti di Sottomonte e Camerata, con esposizione a sud e in collina, ci sono 9,2 ettari di Sangiovese.

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La ricetta

Baccalà con uva bianca e pomodorini al forno

La ricetta è tratta da  ”La Natura in Tavola Fattoria di Volmiano: ricette e segreti” di Vittoria Gondi Citernesi, edizione Polistampa.

La ricetta la troverete alla stagione estate tra i secondi piatti

Prendere 800-900 gr di baccalà già bagnato, tagliarlo a pezzi grandi e toglierli la pelle. Mettere in una padella una cipollina tagliata a fettine sottili e farla rosolare leggermente, mettere il baccalà a pezzi e farlo rosolare poi toglierlo dalla teglia delicatamente. Aggiungere gli acini di 2 grappoli d’uva bianca da tavola e lasciare cuocere a fuoco molto vivace, la buccia deve raggrinzirsi. Aggiungere la polpa di 5-6 pomodori ,San Marzano ,pelati e senza semi, tagliata a pezzi grossi. Mettere poco sale e peperoncino. Fare ritirare, poi rimettere il baccalà nella salsa e  farlo cuocere, girandolo delicatamente, in modo che prenda sapore e che non si rompa troppo ,aggiungere un pizzico di peperoncino tritato, per il sale ,assaggiare perché il baccalà è già salato.

Per i pomodori ripieni, prendere 6 pomodori lunghi, San Marzano o Roma, tagliarli a metà e mettere in una ciotola i semi, aggiungervi un cucchiaio di pangrattato a pomodoro, uno spicchio d’aglio tagliato fine, olio d’oliva e  un bel po’ di prezzemolo tritato, sale e pepe o peperoncino. Mettere in una teglia da forno l’olio d’oliva, poi i pomodori e farli cuocere per una mezz’ora. I pomodori saranno cotti quando saranno grinzosi e con la crosticina sopra.

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