30 anni di Mazzaferrata: 1989-2019

Bossi

Era il 1985 quando Bernardo Gondi decide di impiantare il Cabernet Sauvignon presso la Marchesi Gondi - Tenuta Bossi, sopra il borgo di Pontassieve e nel cuore della Docg Chianti Rufina.

Bernardo era convinto che il vitigno potesse dare una grande espressione territoriale se messo a dimora su quelle colline da sempre vocate alla produzione di vini di grande carattere e straordinaria longevità. Il particolare microclima della zona, caratterizzato dalle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte nel periodo estivo, dona ai vini profumi intensi e grande finezza ed eleganza.

Il vigneto prescelto per l’impianto del Cabernet fu quello denominato Pietraviva, situato ad un’altezza di 250 metri con un’esposizione sud est. Il vigneto si estende per 2,7 ettari e la forma di allevamento è in parte a cordone speronato e in parte capovolto. Il suolo è galestroso e argilloso con sedimenti calcarei. 

Utilizzato inizialmente in blend, dall’annata 1989 il Cabernet Sauvignon venne usato in purezza, dando vita al Mazzaferrata così come lo conosciamo oggi. La scelta di produrre un vino che all’epoca appariva così distante dalla tradizione dell’intera Toscana nacque sia dalla consapevolezza della grande vocazione della zona del Chianti Rufina - che del resto era stata già nell’Ottocento area di sperimentazione di vitigni francesi – sia dai risultati ottenuti dalle prime vinificazioni.

Il Mazzaferrata, il cui nome deriva dallo stemma della famiglia Gondi che riporta appunto due mazze ferrate in Croce di Sant’Andrea, è un IGT Rosso dei Colli della Toscana Centrale. 

Vino importante e profondo, nei suoi trent’anni di vita il Mazzaferrata si è conquistato il titolo di fuoriclasse aziendale, per quel suo carattere preciso e non riproducibile altrove. Mazzaferrata è il vino di Bernardo Gondi; quello che forse meglio rappresenta la sua lungimiranza e la sua voglia di dimostrare la grandezza del territorio e della Tenuta Bossi, che appartiene alla famiglia Gondi dal 1592.

La verticale di Mazzaferrata propone 9 annate a partire dagli anni ‘90 (annate degustate: 1992, 1994, 1997, 1998, 2001, 2003, 2004, 2005, 2011) e l’excursus ha dato modo di verificare la longevità del vino e quel suo carattere unico, nobile e potente che Bernardo Gondi aveva già previsto nel 1985.

La degustazione è stata condotta dall’enologo Dott. Fabrizio Moltard e da Massimo Castellani delegato AIS di Firenze.

Instagram